A queste importanti adesioni da parte di soggetti istituzionali a tutela dell’uguaglianza di genere e del rispetto della dignità delle donne si aggiungono, lo ricordiamo, quelle di sempre più numerosi centri e associazioni antiviolenza attivi in tutta italia. Il sostegno alle ragioni della protesta da parte di questi centri e associazioni è di enorme rilevanza e dimostra come la petizione vada ben al di là del dibattito estetico, culturale o politico locale, e sia condivisa in tutta Italia anche da molti operatori direttamente impegnati, ogni giorno, nella lotta contro la violenza di genere e nel supporto alle donne vittime di violenza, professionisti perfettamente consapevoli di quali siano le urgenze e le priorità su questo tema cosi drammatico e attuale.
Tra le associazioni in difesa dei diritti delle donne e i centri antiviolenza che hanno formalmente aderito alla petizione per richiedere la ricollocazione della statua e la sua sostituzione con un’altra opera da selezionarsi attraverso un concorso di idee: FREEWOMAN ONLUS (Ancona), CENTRO ANTIVIOLENZA PARLA CON NOI (Pesaro), LINEA ROSA (Ravenna), Associazione S.O.S DONNA (Bologna), Associazione TELEFONO ROSA (Mantova), Associazione TELEFONO ROSA (Napoli), Associazione VOCEDONNA (Castrocaro T.me,FC), UDI Monteverde (Roma), RETE PROVINCIALE CENTRI ANTIVIOLENZA (Siracusa), CENTRO ANTIVIOLENZA E ANTISTALKING SAVE (Trani), Associazione DONNE AL TRAGUARDO Onlus (Cagliari), Associazione OLTREILSILENZIO Onlus (Genova), Cooperativa Sociale PROGETTO TENDA Onlus (Torino), CENTRO DONNA ARCI Valle Susa (Collegno, TO), CODICE DONNA (La Spezia), UDI Unione Donne in Italia (La Spezia), FEMMINISMI - Donne di Fano, Pesaro, Urbino, WOMEN IN BLACK (Belgrado).
Le promotrici della petizione Cristina Babino e Alessandra Carnaroli
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