"La
statua 'violata' vuole richiamare l’attenzione sulla femminilità e al rispetto
delle donne: un corpo, anche se nudo, non deve essere toccato, in ogni
modo!" Commenta così Elisa Cingolani Presidente Regionale e Vice
Presidente Nazionale MOICA
In qualità di Presidente del
MOICA Marche, mi preme sottoporre la mia impressione riguardo la recente
inaugurazione della statua sulla donna violata posta ad Ancona. Il Movimento
Italiano Casalinghe Marche ha scelto di aderire all'iniziativa in quanto consapevoli
dell’urgenza che la questione legata alla violenza sulle donne richiama
nell'attuale società. Come MOICA eravamo anche consapevoli di ciò che tale
opera avrebbe suscitato, anche se la realtà che si è concretizzata supera
l’immaginazione. Personalmente, inoltre, mi sento di sostenere che gli atti di
contestazione scaturiti dalla posa dell’opera abbiano esclusivamente un taglio
politico e provengano da circuiti femministi ben lontani da quello che il
femminismo professava essere originariamente.
Il MOICA, con l’appoggio alla creazione della statua, vuole richiamare
l’attenzione sulla femminilità di cui è capace una donna, rompendo il silenzio
e le ipocrisie: mostrare un seno nudo non deve creare falsi attacchi pudichi,
anzi dovrebbe interpretare un segno di cambiamento, volto al rispetto di ogni
essere, soprattutto delle donne stesse: un corpo, anche se nudo, non deve
essere toccato, in ogni modo!
Concludendo la mia breve riflessione, posso soltanto dire che il MOICA si
ritiene soddisfatto dell’ampio dibattito creatosi attorno alla questione, non
perché riteniamo che la contestazione sia giusta, quanto perché il confronto è
d’obbligo purché questo si rilevi concreto, costruttivo e soprattutto
intelligente.
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